Ponticino, 24 gennaio 2016 – E’ una domenica di gennaio come tante altre, colonnina sotto lo zero, cielo grigio e umido di quelle che non ti farebbero mai alzare dal tiepido letto. Poi c’è la passione, che vince su tutto, che rende sereno un cielo plumbeo e calda l’aria gelata. Per noi questa passione si chiama Subbuteo e non ci possiamo fare niente, il suo richiamo è come miele per gli orsi.
Domenica una carovana bianco/viola ha preso la strada che porta in terra aretina per disputare la Coppa Toscana a squadre, uno degli appuntamenti più prestigiosi e importanti a livello regionale. Competizione difficile perché i team toscani sono tutti ben attrezzati e agguerriti e nessuno ci sta a perdere. Ma è il bello dello sport, per arrivare devi essere più bravo del tuo avversario e tutto quello che c’è prima e dopo non conta niente. Devi essere il più forte in quel momento. Firenze porta ben tre squadre alla competizione: Firenze uno (Bonciani-Pini-Robertiello-Toni), Firenze due (Faraoni-Visani-Ferri-Barducci) e Fiorenza (Pasquini-Cecchetti-Riccio-Masini). Non male, il risultato di tanti sacrifici che hanno fatto sì che questo gruppo diventasse quello che siamo.
Firenze uno non ha un girone banale. Maremma, Versilia e Papata B sono squadre di tutto rispetto e sottovalutarle sarebbe un errore madornale. Non commettiamo l’errore e sin dal primo match dimostriamo che la testa e la determinazione sono al posto giusto. Vinciamo la prima partita con Maremma grazie alle vittorie della coppia Toni/Robertiello e ci ripetiamo contro Versilia dove invece i punti vincenti sono portati da Bonciani e Pini. Tutto torna, sembra un incastro perfetto. L’ultima partita del girone che vale il primo posto ci vede davanti i ragazzi del Papata B che tanto B non sono, vista la presenza in quartetto di giocatori come Caiazzo e Lanzi. Ma non ce n’è per nessuno, vinciamo 3-0 e saltiamo direttamente alle semifinali.
Il girone di Firenze due è più abbordabile con Papata a farla da padrona e i viola a giocarsi il secondo posto contro la seconda squadra labronica. Pistoia si macchia di un forfait piuttosto discutibile che toglie partite e divertimento alle squadre del gruppo 3. Dopo aver vinto a tavolino la prima sfida è subito match clou per i ragazzi guidati dal capitano Faraoni. I livornesi schierano Giudice, Tozzi, Arpaia e Micheletti quindi massima attenzione, non ci possono essere sbavature. E non ci saranno. Faraoni, Visani e Barducci (bellissimo il suo 6-2 contro Micheletti) vanno a valanga sui rispettivi avversari mentre Ferri soccombe di misura con Giudice. Un 3-0 che parla chiaro, che parla viola e che fa passare al barrage i nostri.
Fiorenza ha compito arduo. Il girone li vede con Grosseto (i favoriti per la vittoria finale), Livorno (gran bella squadra) e Papata C. Serve il miracolo per agguantare il secondo posto che li farebbe andare avanti nel tabellone. Purtroppo non riesce e quella con la terza squadra aretina sarà l’unica vittoria dei gigliati. Fiorenza esce definitivamente dal torneo al Consolazione con un secco 4-0 contro Papata B. Peccato.
E’ il barrage lo step finale per Firenze due. I viola non ce la fanno contro Versilia con Visani, Ferri e Barducci che escono sconfitti e il solo Faraoni a strappare il pareggio al “vecchio” quanto ostico Arca.
Firenze in trepidante attesa. Aspettiamo la vincente di Papata-Livorno per sapere con chi dovremo scontrarci nella semifinale. La spuntano i padroni di casa al sudden death grazie ad un goal del fortissimo Vittorio Nicchi contro un davvero bravo Cafaggi. Sarà quindi Firenze – Papata, un classico, partita che nasconde infinite insidie e tanta storia. E come volevasi dimostrare è durissima. Finisce 2-2 e solo la differenza reti ci proietta in finale. Però che partita ragazzi! La sintesi perfetta di quello che significa essere squadra. Siamo diventati grandi.
Ora dobbiamo diventare adulti … perché nell’altra semifinale Grosseto si impone 2-1 su Versilia grazie alle vittorie di Giannarelli e Stellato. Firenze-Grosseto, la partita!
Non è andato via nessuno, sono tutti intorno a questi 4 tavoli! Che meraviglia questo sport. Sorteggio, brain storming dei capitani per gli accoppiamenti e via, parte la finale della Coppa Toscana con i maremmani chiamati al quadriplete e i gigliati a tentare di riportare la Coppa in riva all’Arno dopo 4 anni.
Pronti via e Pini, dopo pochi minuti, buca la rete del portoghese Miguel. Ma è forte lo straniero di Grosseto e nel possesso successivo riesce a rimettere in parità la partita. Di nuovo tutto pari. Poi l’urlo di Sergio che passa in vantaggio sul fenomeno Stellato. Ok ci siamo ragazzi, la parte positiva del nostro cervello sta dando i giusti impulsi, tutto torna. Siamo in vantaggio e c’è da tenere duro, durissimo. Toni però cade. Giannarelli segna la rete che rimette di nuovo tutto in parità. Basta un gol ragazzi, un maledettissimo gol e ci raccontiamo una bella storia! E arriva …. È il Capitano che corona una prestazione maiuscola con la rete del vantaggio su Petrini ma soprattutto del vantaggio di Firenze su Grosseto. Guardo il cronometro, mancano 2 minuti e 50 secondi alla fine. Ho palla io. Il portoghese cerca di difendere stretto per riconquistarla. Mi passa per la mente l’unico modo in cui potrei perdere questa pallina bianca. Mi deve sparare! Ma l’unica arma è in mio possesso e la custodisco gelosamente mentre il tempo passa inesorabilmente fino a quella sirena che ci incorona Campioni Toscani!
E poi …… l’ennesimo abbraccio.
Forza Firenze.