Open di Lugo di Romagna, oramai un classico imperdibile per noi. Le giornate trascorse con gli amici di Lugo sono sempre state un piacere anche se avare, spesso, per quanto riguarda i risultati agonistici. Quest’anno va meglio; disputiamo un buon torneo, senza mai staccare la concentrazione dai campi e questo fa si che, seppur in un girone di ferro con Ascoli, Lugo e i Tiger Lab., riusciamo a tenere testa a tutte e tre le avversarie battendo i bolognesi e sfiorando il pareggio con gli ascolani, che poi si aggiudicheranno l’Open.
Decidiamo di affrontare il torneo con il quartetto contato, facendo a meno dell’apporto del quinto uomo; di prima mattina salgono nell’ammiraglia Cattani (e i suoi virus notturni), Faraoni, Pini e Robertiello. Pini avrà l’onere, ma soprattutto l’onore di essere il capitano della spedizione.
Primo match subito da mille e una notte. Ci tocca Ascoli e usciamo dalla partita assolutamente a testa alta. Sconfitti 2-1 ma in partita, sempre e comunque. Pini si prende il lusso di battere con un secco 2-0 Vagnoni mentre Cattani dopo aver fermato Ifrigerio a reti inviolate ferma, nel secondo tempo, anche il fortissimo Flamo Flamini. Robertiello e Faraoni non ce la fanno contro i più esperti ascolani ma è una sconfitta che non ci demoralizza affatto anzi i complimenti degli amici bianconeri (sigh!) alimentano l’entusiasmo. Tiger Lab., la seconda linea dei felsinei che tanto seconda linea non ci sembra. Non ci interessa molto, scendiamo in campo con la consapevolezza che deve arrivare una vittoria e arriva; secca, netta, decisa. Un 3-1 che non lascia molti spazi ad altre considerazioni. E’ una bella soddisfazione. Qualche decina di minuti di break, un arbitraggio e poi arrivano i padroni di casa con i quali raramente ci siamo tolti soddisfazioni. Anche stavolta dobbiamo capitolare; squadra davvero solida quella dei Roosters che, se pur privi di Conti non lasciano molti spazi.
Ci sediamo e tutto sommato, guardandoci indietro ci sentiamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto e per come abbiamo reagito contro squadre sicuramente più quotate. Abbiamo davanti un Torneo B da onorare e l’inizio è abbastanza buono. Cremona B non regge ma ci impegna più di quanto avevamo immaginato. E’ la dimostrazione di quanto sia cresciuto il livello a conferma del fatto che non esistono più squadre cosidette “materasso”. Vinciamo e andiamo alle semifinali contro gli Hawks Treviso e qui ci inventiamo un capolavoro. Una contemporanea doppia leggerezza su due campi a una ventina di secondi dalla fine ci fa passare dal 1-0 al 1-2. E siamo fuori! Peccato, peccato davvero perchè senza questa sbavatura finale il torneo avvrebbe avuto un’altra luce, ma anche questo serve per crescere.