Chianciano, 17/18 novembre 2012 – La sveglia alle 5.15 di sabato mattina è davvero cosa improba. Ci deve essere qualcosa di davvero importante per indurre il tuo cervello a dare l’impulso alle mani per impostare quell’assurdo orario sulla radiosveglia. Eppure questo miracolo succede oramai da diversi anni. E tutti gli anni, oltre a quell’impulso, c’è la frenesia di condividere un week end di pura passione insieme ai tuoi compagni di squadra in quel palazzetto gremito di tanti amici con i tuoi stessi pensieri, le tue medesime emozioni. Ho giocato tanti anni a calcio, arrivando a buoni livelli e di emozioni ne ho vissute tantissime. L’odore, acre, dello spogliatoio tanti di noi lo hanno vissuto ed è un ricordo indelebile. Quegli abbracci sudati, spesso fangosi erano il risultato finale di infiniti novanta minuti di battaglie. Credevo di averli messi in soffitta, per sempre. E invece, a quarant’anni suonati da un bel pò, eccoli di nuovo. Le maglie non sono più fangose come un tempo e tutto si è ridotto nelle dimensioni, il campo di gioco, il pallone, la durata della partita , ahimè, solo la maglietta di gioco è molto più grande; non è più taglia Small o Medium! Ma sempre di battaglie si parla e gli abbracci hanno sempre quel sapore antico che ti fa sentire ragazzino.
Sarà un caso ma quest’anno Firenze parte per disputare la Coppa Italia in 11 giocatori. Come fare a non tornare indietro con la memoria, quando seduto nello spogliatoio aspettavi l’esito delle seghe mentali del mister. Giocherò? Sarò negli undici titolari? C’ero sempre, ma la domanda me la ponevo, come un mantra tibetano. Anche oggi l’adrenalina nell’attesa di sapere quello che il mio capitano ha deciso per questo week end è la stessa di allora e mi fermo, con un pezzo degli AC/DC nelle cuffie e sorrido. Sorrido perchè sono contento di condividere tutto questo e l’esserne attore mi riempie di gioia.
Il sabato è il teatro per gli individuali. Molti gigliati sono alla loro prima esperienza e la sola entrata nel palazzetto con quarantotto campi montati mette i brividi. Chi non ha mai vissuto l’esperienza non può esimersi dallo scattare la foto che immortala la visione. Ma presto trovano la giusta concentrazione e riescono ad entrare nel clima della competizione nella maniera più giusta. A qualcuno di noi la fortuna arride con gironi abbordabili, altri invece vengono condannati ad una fatica bestiale ma che servirà comunque a valorizzare il bagaglio di esperienza che non fa mai male. In generale la giornata del torneo individuale risulta positiva: Sergio Robertiello, dopo una partenza in sordina sferra una grande prestazione fermandosi solo ai quarti di finale per mano di un grandissimo giocatore che risponde al nome di Suffritti Matteo. Davvero bravo, aver rimesso nei giusti binari una giornata iniziata con il morale basso non era facile! Altra sferzata di rilievo arriva dal rookie “Cece” Cherici che non stacca mai la concentrazione e si arrende solo agli ottavi (capolavoro nei sedicesimi contro Balzano!) nel derby tutto viola con Sergio Robertiello. Non so se ancora ha preso coscienza di quello che ha fatto, perchè lui è un fuori di testa che pensa davvero che il gol lo abbia fatto Kevin Kegan e non che sia il frutto dell’allenamento e delle ciaffate che si è preso in questo anno il lunedì sera in palestra! Bravo Matteo, perchè il potenziale e la voglia sono davvero immense ed è un piacere averlo come compagno di squadra. Anche il Boncia si prende il lusso di staccare il biglietto degli ottavi di finale a dimostrazione che la pattuglia viola non è in cattiva giornata. Pini paga lo scotto ai sedicesimi ed esce per mano del “pisano” Subazzoli dopo una partita tiratissima fino all’ultimo secondo. Visani paga invece un pò l’emozione della prima volta e dopo aver passato il girone senza segnare neanchè una rete si ferma ai trentaduesimi come il Bomber Masa che dopo un girone vincente viene fermato dal “grossetano” Luca Salvadori ; ma il bergamasco lo conosciamo bene e sappiamo quanto potrà dare quando tempo ed esperienza saranno della sua. Sfortunata la giornata per Simone Faraoni, con la Dea bendata che lo inserisce in un girone davvero complicato dal quale ne esce con le ossa rotte ma dopo aver lotatto come un leone. Anche per Alessio Riccio e Alex Cecchetti il girone sarà fatale, ma tanta esperienza e la consapevolezza di quale dovrà essere il lavoro da fare per colmare quel piccolo gap che li divide dall’essere competitivi anche in manifestazioni così importanti.
Il palazzetto piano piano si svuota, dopo una finale finita addirittura alle 22 e vinta dal reggino Saverio Bari dopo aver sfiorato anche il titolo WBO dei pesi medio-leggeri con il grifone Nastasi.
Ok. Mettiamo il punto; una buona cenetta, una doccia, qualche ora di sonno e domani mattina si riprende. La competizione a squadre è alle porte.
Girone con Lazio, Cremona e Arabona Chieti. Il pensiero è unanime: ce la possiamo fare! Alla truppa viola si è aggiunta anche l’esperienza di Cattani e il sestetto a referto viene completato da Bonciani (capitano), Faraoni, Robertiello, Masini e Pini. Con i laziali è subito battaglia. Capiamo che non siamo più la squadra che si concederà come una prostituta di basso borgo, ma dovranno sudare per portare via il punto. Non molliamo su niente, neanchè un secondo: Cattani vince con Del Brocco M. e Pini ferma lo spauracchio Lazzaretti anche quest’anno in semifinale negli individuali. Sergio non regge l’urto dell’altro Del Brocco e anche il nostro capitano deve capitolare con il fortissimo Trivelli. Usciamo sconfitti 2-1 ma aver fatto tremare le gambe ad uno squadrone come quello laziale ci rende ancora più forti. E’ con questa consapevolezza che Arabona Chieti cade sotto i colpi dei gigliati. Cattani e Pini si prendono i due campi difficili e portano a casa due vittorie che sanno di zucchero cristallino: il primo ferma Di Francesco mentre Di Pierro cade sotto l’attenta partita di Pini per 1-0. Faraoni si fa fermare da Santonetti ma porta in cascina un prezioso pareggio mentre sull’ultimo campo Robertiello, subentrato a Bonciani, non rimette la partita sui binari vincenti e ne esce con una sconfitta di misura. 2-1 per noi e andiamo a giocarci tutto con Cremona. Il pareggio sorriderebbe alle api cremasche ma non c’è niente da fare. Pini asfalta Calò, Cattani prende a pallate Sella, Bonciani fatica con Brillantino e la ciliegina la mette Faraoni battendo il numero uno avversario Ciraolo.
Ottavi di finale! Finalmente ci possiamo abbracciare. Non era semplice e tutt’altro che scontato passare questo girone; lo abbiamo fatto, con tanta umiltà ma anche con una voglia di passarlo che andava oltre le aspettative. Cattivi e concentrati, insomma, belli!
Ci aspetta Lugo di Romagna. Avversari di tante partite, amici da sempre. Il nostro capitano ci conosce come le sue tasche e conosce benissimo potenzialità e debolezze degli avversari. Ha già tutto chiaro, sà perfettamente quale dovrà essere la strategia da mettere in campo e lo fa in maniera impeccabile, come impeccabile è stata la sua gestione fino a questo momento non solo della manifestazione ma dell’intera vita del nostro club. Il Boncia è diventato per noi importante come un faro in mezzo al mare in una notte nebbiosa; ha portato in tutti noi la consapevolezza che non ci saranno errori o scelte discutibili e se usciremo sconfitti sarà perchè l’avversario ci è stato superiore. Ma noi avremo fatto tutto il possibile per farci trovare al massimo delle nostre potenzialità. E questa consapevolezza ci rende forti, ancor prima di scendere in campo. Stiamo diventando grandi e questa crescità ce la sentiamo cucita addosso come non mai. Mi viene da guardarlo mentre, referto in mano, elabora la strategia. E ne sono orgoglioso; abbiamo condiviso insieme un sacco di cose e averlo come mio capitano mi piace da matti! Inizia il match e sarà uno dei più belli giocati contro Lugo. Farazico fa il secondo miracolo della giornata; il capitano gli rimette contro Mazzolani, come in quel di Lugo, e Simone non tradisce la fiducia. Partita perfetta e 1-0! Cattani ha da vedersela contro una roccia di granito puro che risponde al nome di Dalia. Non si fermano mai e entrano in una girandola di reti che porterà la partita sul risultato finale di 3-3. Pini ha davanti suà maestà Massimo Conti, un mix di esperienza, tecnica e concentrazione da far paura. Ma la paura è un concetto che quest’anno abbiamo sepolto e non intendiamo esumarlo mai più! In vantaggio Conti arriva subito la reazione viola; uno, due al volo e tiro dalla sinistra che si infila al set sul secondo palo. Partita bellissima fino alla fine, quando sarà il lughese a spuntarla per 2-1. Anche Bonciani esce sconfitto contro un Drei che trova subito il gol del vantaggio e poi riesce a tenere per l’intera partita. Usciamo tra i complimenti degli avversari e con il nostro capitano che continua a dire “siete stati fantastici, siete stati fantastici” tirandosi fuori da quei meriti che invece sono soprattutto suoi!
Torni a casa stanco morto, con la schiena a pezzi ma hai un sorriso stampato in faccia come quello di tanti anni fa dopo una vittoria contro la prima in classifica e nonostante la maglietta non sia più sporca di fango, sia di tre quattro taglie più grande, ti senti felice come un ragazzino davanti ad una sfoglia farcita con cioccolato e panna e sai che la prossima volta sarà ancora così ……. forse meglio!
GRAZIE RAGAZZI e SEMPRE FORZA FIRENZE !!!