TFC Fiorenza in Serie C!!!

ASD-Firenze-AvatarRoma, 8 aprile 2018 – Il calcio è meraviglioso perchè negli anni ci ha regalato sorprese pazzesche, vittorie talmente inaspettate da far parlare di “miracoli sportivi”, imprese eroiche, piccoli Davide contro titanici Golia. Nei primi anni ’70 il Nottingham Forest vivacchiava in Second division, poi arrivò Peter Taylor e con lui naque la leggenda del Nott’s culminata nel titolo della Premier e nella storica vittoria della Coppa dei Campioni nel  1978/79.
Nel 1985 il miracolo è tutto italiano. Con una rosa di soli 17 giocatori Osvaldo Bagnoli porta lo scudetto in quel di Verona con una cavalcata esaltante per tutti gli amanti del calcio. Era il mitico Verona di Elkjaer, Briegel, Galderisi e Di Gennaro.
Nel 1988 il piccolo Wimbledon si aggiudica uno dei trofei più prestigiosi nel Regno Unito, la FA Cup. Era la famosa Crazy Gang, picchiavano sodo e riuscirono a battere i Red’s in finale. Il bel gioco non era proprio la loro forza tanto che Linecker disse “L’unico modo per vedere il Wimbledon è sul televideo!”. Ma vinsero loro…
Nel 2000 il Calais arrivò in Coppa di Francia e la perse contro i campioni in carica del Nantes. Vi chiederete dove sta il miracolo. Il Calais era una squadra formata da uno studente universitario, due agenti di commercio, diversi impiegati, un giardiniere,  due insegnanti e tanta ma tanta passione e sacrificio. Un’impresa talmente grande che alla fine il portiere del Nantes chiamò sul podio tutti i giocatori del Calais per alzare la Coppa insieme a loro.
E potrei continuare con il Porto di Mourinho nel 2004, con la Danimarca Campione d’Europa nel 1992, la Grecia nel 2004, il Wigan del 2013 in FA Cup, per finire con il Leicester di Ranieri.

Poi c’è il TFC Fiorenza del 2017/2018 del capitano Alessio Riccio. Ma qui non si parla di palcoscenici professionistici, stadi pazzeschi e miliardi di dollari. Qui si versa sudore, passione,  tempo, denaro e tante risate. Sì perchè in questo gruppo non abbiamo altro. Abbiamo questo e ci basta. Siamo il completamento perfetto a chi di passione vive, siamo il formaggio sulle melanzane alla parmigiana, siamo il guanciale sulla carbonara, la panna chantilly sul millefoglie. Siamo Firenze porca puttana, la città di Dante, di Boccaccio, Brunelleschi, Leonardo da Vinci, di Michelangelo.
Noi siamo abituati alla bellezza, alle opere d’arte. Noi, che facciamo colazione con il Davide che ci guarda mentre Palazzo Vecchio ci fa ombra. Noi che in una qualsiasi stradina del centro abbiamo più storia degli Stati Uniti d’America, noi …… che abbiamo anche questi:

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.19.37 Riccardo Ferri : come posso essere imparziale con il Lobo, amico di tante scorribande ludiche sulle quali solo la distanza ci ha permesso di non diventare due “perfette fave nerd”! Da quando è rientrato ha sempre lavorato sodo per ricucire il gap che il tempo aveva messo tra lui e essere un giocatore. Lo è diventato di nuovo, eccome se lo è diventato. Sempre corretto, mai una parola fuori posto … s’incazza solo con la macchinetta in palestra quando non gli sputa le merendine. Mito!

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.19.08Alessandro Cecchetti: un grandissimo! Lo azzoppano ma a lui gli importa una bella sega. Si fa piantare in una gamba 12 chili di titanio, si prende qualche mese ed eccolo qua. Fortissimo, mai banale, quando gioca anche la più blanda delle amichevoli sbuffa come un toro nell’arena e finisce sempre, e dico sempre, con il sorriso. Bionico!

 

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.20.19Tiberio Becucci: un guerriero, di quelli veri. Uno che si è messo un obiettivo davanti e porca puttana “ci arrivo a costo di arrotarvi tutti!”. Uno che la vita ha deciso di segnarlo e si è fatto segnare per poi guardarla in faccia e mandarla affanculo! Sicuramente il giocatore più “agonistico” di tutto il Fiorenza e ci sta da Dio. Come il pepe sui pici! Tassello fondamentale nell’alchimia della squadra …. il Diavolo nell’acqua santa!!!

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.20.43Mirko Masini: uno dei gobbi buoni, e puoi togliere anche l’aggettivo calcistico. Perchè il bomber è una persona buona, di quelle che a volte ti fermi a pensare e ti viene il sorriso in faccia. Anche lui si era allontanato poi, una volta deciso di rientrare nei ranghi è tornato ad essere giocatore solido come un paracarro. Tra non molto una persona che gli fa brillare gli occhi gli infilerà una anello al dito  e sono sicuro che sarà per lui la vittoria più bella. Grande Bomber!!!

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.19.56Matteo Cherici: e qui casca l’asino! Ho già scritto in un precedente articolo quello che per me è il Cece e non mi ripeterò. Ma è la persona che in assoluto mi ha fatto più ridere nella mia vita, è l’amico che vorrei accanto quando mi prende una colica renale perchè secondo me si metterebbero a ridere anche i calcoli! Uno che sta facendo a cazzotti con la vita e questa stronza riesce a tirargli tre ganci uno dietro l’altro ma gli risponde sempre, con quel montante piazzato sotto la mascella. E porca troia se gli fa male, la piega … è una battaglia Cece, puoi solo combattere!

WhatsApp Image 2018-04-08 at 17.21.21Alessio Riccio: il Capitano. Indiscusso. Il giorno prima di partire mi chiamò per avere qualche consiglio. Sorrisi. Non ne aveva bisogno! E lo ha dimostrato. Mai un minuto in campo, 40 partite sulle spalle dove ogni tiro, ogni difensiva, ogni chiusura di un compagno di squadra erano le sue difensive, le sue coperture, i suoi tiri. Non ero lì, ma è come se lo fossi, e mi sembra di sentirlo nell’huddle a dare la giusta direzione. So perfettamente cosa significa avere un Grande Capitano che ti guida, è indispensabile come l’ossigeno. Alessandro Magno!

E poi un applauso grandissimo a chi a Roma non è potuto esserci, e penso a Mirco Pasquini, anche se è come se fosse stato tra quei tavoli sempre.
E perchè no a tutti noi che sotto l’ombra del Cupolone abbiamo sperato, gioito e ci siamo anche commossi seguendo il live della due giorni romana. Chi ha continuato a zappare, chi non si è mosso dalla stessa posizione per un’ora, chi non si è lavato il viso “fino a quando…”; insomma ognuno con il suo gesto scaramantico nella speranza che quel flusso di energia potesse arrivare nella testa dei nostri eroi, scendere lungo il braccio ed esplodere in quel magico dito!

FORZA FIRENZE, SEMPRE!
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