Firenze, 19 maggio 2014 – Solidità difensiva, tenacia offensiva, strategia, acume tattico, capacità organizzativa e decisionale. Modestia. Potrei anche continuare ma a qualcuno potrebbe alzarsi la glicemia e visto che siamo in età infartuabile chiudo qui.
Come le riassumo tutte queste qualità? Con un nome ed un cognome; Marco Bonciani. Il nostro Capitano, che ieri sera si è laureato Campione Fiorentino per il 2014 suggellando una stagione all’insegna della leadership, una stagione durante la quale è sempre stato protagonista e nella quale non ha mai mostrato segni di cedimento. Giusto risultato per una persona giusta.
La stagione del Fiorentino è corsa in parallelo con il Circuito Waspa, International league alla quale il nostro club ha aderito da quest’anno.
Il campione uscente, Luca Pini, l’ha fatta da padrone in regular season arrivando davanti proprio a Marco Bonciani ma a differenza di quest’ultimo è arrivato al rush finale con le polveri bagnate e nelle final six ci ha rimesso le penne.
La finale ha messo davanti Bonciani al sempre più convincente Davide Visani il quale però, non ha retto l’urto dell’esperienza e della cattiveria agonistica del nostro capitano. Obiettivamente è stata una finale a senso unico, con Bonciani che non ha mai dato traccia di non potercela fare, sempre in solido controllo del match che ha chiuso con due goal di raffinata fattura.
Un bravo a Visani per il suo cammino e per la crescita durante tutta la stagione; adesso lo aspettano passi importanti, primo fra tutti quello di diventare un giocatore di peso, di quelli che spostano gli equilibri all’interno di una squadra. Tutti, davvero, ce lo auguriamo.
Terza piazza per il giocatore, secondo me, con più talento di tutto il Club Subbuteo Firenze. Matteo “Cece” Cherici ha numeri sopraffini degni della miglior Serie A, ma deve ancora trovare la sua strada maestra, il sentiero che lo conduce verso la convinzione di essere fortissimo, Trovata questa, per lui sarà un decollo senza fine e quel suo maledettissimo McDermott bucherà le reti in tutto lo stivale.
Gli ultimi due giocatori che hanno disputato le Final Six Master quest’anno sono il solidissimo Sergio Robertiello, che è uscito perdendo di misura con Visani, e il Bomber Masini che, a dispetto di una stagione in sordina, ha agguantato le final all’ultimo tuffo ed è uscito con onore contro il fortissimo Cecerpool.
E passiamo ai Cadetti dove quest’anno due anomalie hanno seminato un pò il panico nella categoria. La presenza di due mostri come Emanuele Cattani e Simone Faraoni hanno sconvolto gli equilibri in una competizione dove i “nuovi arrivati” potevano ambire al successo finale. Ma l’imprevedibile Zio ha pensato bene di disertare la serata lasciando via libera alle ambizioni di molti. Rimaneva la catena himalayana da scalare, quell’icona calciotavolistica che risponde al nome di “Allarrappertari” Cattani.
Ci ha provato ai quarti di finale il drum boy del Club, Alessio Riccio uscendone sconfitto con un onorevole 1-2. Nota di merito per Alessio, giocatore di “ritorno” che con molta umiltà si è ritagliato uno spazio di crescita davvero importante. Bravo!
Poi ci ha provato uno degli astri nascenti del calciotavolo mugellano-valdisievino-godenziano, Alessandro Cecchetti, che si prende pure il lusso di portare il “mostro” al sudden death per poi uscirne sconfitto 2-3. Alessandro è un altro giocatore con tanta, ma tanta roba in quel dito indice e figlio della sfornata Dicomanese che tante speranze ci sta regalando.
Si arriva alla finale e nell’altra seed, a tentare di rompere le uova nel paniere di Cattani c’è il fratello granata, uno che nelle vene non ha sangue ma setole di toro, uno che non parla, muggisce, un taurus vestito di granata incazzato nero per l’esito negativo del “suo” Toro ….. uno che fa paura. Ma Cattani, dietro la sua maschera da folletto banchiere non ha pietà per nessuno, specialmente per i bovini! 5-0 e titolo in tasca a rendere meno amara una stagione sulla quale pesano le troppe assenze nel momenti clou.
E poi Nicola Poggiali e Francesco Fucci, quest’ultimo fresco del podio Empolese, che hanno provato a far la voce grossa nella loro prima post season. Lo scontro diretto tra loro ha visto prevalere 2-1 Fucci che poi deve cedere il passo al granata Riccioni in semifinale.
Non posso dimenticarmi di tutti gli altri amici, compagni, fratelli che insieme a tutti noi hanno vissuto l’ennesima, divertentissima stagione viola sempre all’insegna del sorriso e dell’amicizia, quella che ci fa restare fino all’una di notte ogni lunedì a sparare cazzate, quasi come se quella palestra fosse la nostra Isola dei Pirati dove nascondersi dal mondo a “rimirar quanto siam belli!”
GRAZIE FIRENZE !!!